METABOLISMO BLOCCATO
LE MODIFICHE DEL TDEE(“Total Daily Energy Expenditure”)
Il metabolismo può rallentare nel caso in cui l’individuo si presti a :
• Fare diete povere di carboidrati
• Fare diete povere di grassi
• Mangiare cibi industriali
• Fare spesso abbuffate
- Saltare i pasti
Ovviamente la mia è una provocazione, il metabolismo non può bloccarsi, ma può invece attuare degli adattamenti con il fine di consumare meno energie. Tali adattamenti sono fondamentalmente due:
FISIOLOGICO e PSICOLOGICO.
Il primo avviene quando l’individuo, una volta impostata una dieta, inizia a perdere peso. Il corpo, dopo un primo periodo, per impedire un calo repentino attua delle strategie, quindi dei processi che durante l’arco della giornata permettono di consumare meno, un esempio è il calo del NEAT.
Questo comporta uno stallo del peso e un annullamento del deficit energetico instaurato e, nei casi peggiori, un aumento eccessivo di calorie.
Gli adattamenti alla dieta avvengono in base a quante calorie vengono sottratte dal tdee e dai livelli di grasso che il corpo ritiene sicuro (modello del set point che vedremo in seguito).
Una grossa fetta di diete fallisce a causa proprio di questi meccanismi, associati a una forza psicologica debole , mentre in altri casi è un’assoluta mancanza di volontà nel cambiare abitudini ormai radicate da anni, E’ l’esempio di individui ex obesi o di soggetti che provengono da famiglie storicamente sovrappeso e/o che ne hanno sofferto da bambini.
Il secondo fattore, come intuibile, è quello PSICOLOGICO.
Quando un soggetto è a dieta, con il passare del tempo è inevitabile che tenda ad essere meno rigido con se stesso e sia più propenso a concedersi qualche alimento che a inizio percorso avrebbe di certo evitato. Questo aspetto, all’apparenza prettamente psicologico,è in realtà dato dai livelli di grasso del corpo.
Quando si perde peso, e ci si allontana dai margini ideali, il corpo , non solo spinge l’individuo a muoversi di più, ma aumenta allo stesso tempo la sensazione di fame portano il soggetto a ricercare alimenti più soddisfacenti.
Un meccanismo naturale che il corpo attua proprio per tutelarsi e che, anche in questo caso, porta al fallimento progressivo di determinate diete.
Come comportarsi?
Il mio consiglio è quello di evitare, come prima cosa, di stare per un periodo troppo lungo, a dieta(come vedremo in seguito NEI PROSSIMI ARTICOLI ) .
Evitare regimi alimentari troppo rigidi e restrittivi. Evitare di ossessionarsi in modo lesionistico e contro produttivo in palestra, ma soprattutto tenere il NEAT sempre alto, monitorarsi ogni giorno e capirsi..
MA SOPRATUTTO RIVOLGERSI AD UN PROFESSIONISTA